
Caro bollette: quanto inciderà e come risparmiare.
Nelle ultime settimane non si fa altro che discutere della stangata in arrivo sulla bolletta della luce.
Il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha prospettato un aumento del costo delle utenze del 40% a partire da ottobre, a prescindere dal gestore o fornitore d’appartenenza, anche se il governo in questi giorni si muovendo per cercare di regolamentare i prezzi e contenerne l’incremento.
Naturalmente, cittadini e imprese sentono l’incombenza di una consistente spesa mensile. Ma le cose stanno esattamente così? Quanto e come mai aumenteranno realmente le bollette? E tale aumento colpirà indistintamente tutti o solamente alcune categorie? In questo articolo faremo chiarezza sul tema.
Il primo nodo da sciogliere è se l’aumento del 40% si riferisce alla bolletta elettrica nella sua interezza oppure solo al prezzo dell’energia, che si paga in base ai consumi effettuati e che, in realtà, è solo una delle quattro voci presenti nel conto.
Nel primo caso, l’aggravio in media sarebbe di 20 euro, quindi si pagherebbero circa 72 euro a bolletta. Nel secondo, l’impatto sarebbe inferiore, seppur non trascurabile: il costo aumenterebbe del 20% se il governo decidesse di tagliare gli oneri di sistema, che erano già stati ridotti per il terzo trimestre del 2021, oppure del 30% se questa riduzione non dovesse avvenire; in pratica, gli utenti pagherebbero 11-15 euro in più (intorno ai 63-67 euro a bolletta). A fine settembre verranno comunicate le decisioni prese su questo importantissimo punto e i nuovi tariffari.
È fondamentale, però, sottolineare che il paventato aumento in bolletta è previsto esclusivamente per il Mercato Tutelato, dove le tariffe cambiano ogni trimestre. Ciò significa che per quanto riguarda il Mercato Libero il rischio non si pone. Riguardo quest’ultimo, uno studio dimostra che le sue migliori offerte sono mediamente più economiche del 40% rispetto all’attuale prezzo del Mercato Tutelato (non prendendo in considerazione eventuali prossime manovre politiche). In più, solo con il Mercato Libero è possibile optare per un’offerta verde, riducendo così il proprio impatto sull’ambiente.
Proprio sull’aspetto ambientale, si sta sviluppando un ulteriore dibattito tra molti consumatori: questi rincari dipendono dalla transizione ecologica, ovvero sono collegati agli innalzamenti del costo dei crediti di emissione di anidride carbonica e agli incentivi alle fonti rinnovabili? No. La situazione che si sta profilando è causata dalla cosiddetta “tempesta perfetta sui mercati del gas”: produzione in diminuzione per la pandemia, aumento crescente della domanda su scala mondiale, stoccaggi in Europa bassi e l’inverno in arrivo. Ma vediamo perché non è “colpa” della transizione ecologica.
Secondo l’Indice Selectra SQ Luce, l’aumento del prezzo dell’elettricità nello scorso trimestre è imputabile al 97% a fattori collegati a quello dei prezzi del gas, quasi raddoppiati in relazione a questa estate. Secondo l’analisi, il peso del costo dei crediti di carbonio sul prezzo dell’energia è aumentato da circa 14 a 25 €/MWh da inizio 2021. Ma questo incremento è stato complessivamente equilibrato ed è stato concentrato sulla prima parte dell’anno. Per quanto riguarda l’ultimo trimestre, l’impatto dei crediti per la compensazione di CO2 sul costo della produzione dell’elettricità è aumentato di soli 2-3€/MWh.
Altra questione è il costo in bolletta delle energie rinnovabili. Bisogna discernere tra il costo della produzione dell’energia elettrica – bassissimo per le rinnovabili – e la quota che i consumatori pagano per incentivare lo sviluppo delle energie verdi, che si riflette direttamente sugli oneri di sistema (circa il 20% dell’importo totale della bolletta). Però, tali tributi non sono aumentati. Anzi, il governo è intervenuto con una manovra da 1,2 miliardi di euro per ridurre questa voce.
Ma allora, cosa possiamo fare noi utenti per risparmiare?
Sicuramente, la migliore possibilità è quella di abbandonare il servizio di Maggior Tutela, destinato comunque a sparire dal 1° gennaio 2023 per i clienti domestici, e passare al Mercato Libero, scegliendo un’offerta tra quelle più vantaggiose e bloccando il prezzo per i prossimi mesi. Il transito da un mercato all’altro è gratuito e non provoca l’interruzione dell’energia elettrica durante il passaggio.
Senza dimenticare le solite raccomandazioni: staccare le spine, non lasciare dispositivi elettronici in stand-by, scegliere elettrodomestici a basso consumo, non esagerare con il condizionatore in estate, installare lampadine a led, non attivare la lavatrice e la lavastoviglie per pochi pezzi e, se possibile, installare un impianto fotovoltaico e migliorare le prestazioni energetiche del vostro edificio con il cappotto termico.
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